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IL MILITE IGNOTO - 4 NOVEMBRE 1921 1921: una commissione di governo deve scegliere i resti di quello che per la nazione sarà “il milite ignoto”, simbolo di una tragedia che ha travolto tutto il paese, di un destino che ha colpito milioni di italiani. Una madre, a cui la guerra ha tolto il figlio, sceglierà il corpo fra undici, poi un treno speciale lo condurrà fino a Roma, dove sarà tumulato sotto l’altare della Patria. Un viaggio nella commozione di un popolo, nel suo dolore, nella sua immensa gratitudine per chi al paese ha donato la vita.
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PRIGIONIERI IN PARADISO
Durante la Seconda Guerra Mondiale, i prigionieri erano portati in orribili campi di concentramento sparsi per il mondo. Soltanto in alcuni campi statunitensi le condizioni dei reclusi erano accettabili. L’American Way of Life arrivava anche dietro il filo spinato. La guerra era lontana e la Nazione prospera. Così, a guerra finita, molti ex prigionieri non tornarono in Italia per crearsi una nuova vita nella generosa Repubblica Stellata.
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LA RUSSIA DAI ROMANOV A STALIN
Un paese sconfinato, una monarchia di stampo ancora feudale, centoquaranta milioni di sudditi che vivono in condizioni spesso disperate: è la Russia dell’ultimo zar, Nicola II Romanov; la Russia che sta per diventare il primo e più grande stato comunista al mondo. Un documentario che racconta un’epopea che ha il tono dell’utopia ma anche quello della tragedia, un cammino che parte dai Romanov per arrivare a Lenin, a Stalin, alla tremenda guerra contro Hitler.
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LA GUERRA DEGLI ITALIANI
La Seconda Guerra Mondiale raccontata attraverso i famosi cinegiornali Luce, con gli avvenimenti mensili di quegli anni. Le macerie, le ferite fisiche e morali di un paese devastato dai bombardamenti, dalle privazioni, dalle occupazioni straniere e dalla Guerra Civile.
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IL CINEMA DI PROPAGANDA Tre esempi di “Cinema di Propaganda” degli anni Trenta; tre pellicole prodotte con il preciso scopo di sensibilizzare il popolo americano, russo ed italiano sui temi cruciali per i destini dei loro paesi.
“WHY WE FIGHT”: dopo l’attacco giapponese a Pearl Harbour, il governo americano chiede al mondo del cinema di spiegare ai cittadini perché il paese è entrato in guerra. Diretti da Frank Capra, i due documentari, che fanno parte di una più ampia serie, sono un prezioso documento per capire i valori su cui si fondano gli Stati Uniti d’America.
“TRE CANTI SU LENIN”: l’ultimo capolavoro di D. Vertov è un originale e inedito ritratto di Lenin composto andando a cogliere i sentimenti del popolo sovietico, dalle più grandi città, alle più sperdute campagne.
“CAMICIA NERA”: il più significativo esempio di film documentario di propaganda fascista: la vicenda di un fabbro che, persa la memoria sul fronte della Prima Guerra Mondiale, la recupera dopo anni e scopre così un paese del tutto migliorato: la nuova Italia fascista.
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IBERLINO CINQUANT’ANNI DI GUERRE
Tre le sezioni dell’opera: “Bombe su Berlino” racconta sei anni di bombardamenti, fame, malattie e angosce. “La Conquista di Berlino” è un documentario girato dagli operatori sovietici ed è la cronistoria di quelle drammatiche giornate. “Guerra Fredda” spazia dal gigantesco ponte aereo alleato del 1948 alla riunificazione della Germania. |
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L’ULTIMA CORAZZATA DELL’IMPERATORE- SANTO STEFANO Il film narra la storia dei leggendari motoscafi siluranti italiani, i MAS , che nel corso della prima guerra mondiale riuscirono nell’impresa di affondare la più potente corazzata austriaca, la Szentlstvan (la Santo Stefano). Ma, soprattutto, il film è lo scontro tra due mondi, due nazioni, due culture, due modi di concepire e di mettere in pratica la guerra sul mare.
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