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Edizione 2012

Grande successo di pubblico e una forte risonanza mediatica hanno contraddistinto la decima edizione del “GUERRE & PACE FILMFEST” che si è svolta dal 23 al 29 luglio 2012 presso il suggestivo complesso di Forte Sangallo di Nettuno. Un luogo carico di storia e di memoria che ha accolto, nelle sue varie aree, le diverse iniziative che compongono GUERRE & PACE FILMFEST, un evento ideato e realizzato dall’Associazione Culturale Seven.

Nel corso degli anni l’evento ha ottenuto importanti riconoscimenti istituzionali come la medaglia della Presidenza della Repubblica e il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e si è avvalso di importanti partnership istituzionali dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri alla Guardia di Finanza, dalla Polizia di Stato all’Esercito Italiano, dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco al Ministero dell’Interno, dalla Croce Rossa Italiana al Comitato Atlantico Italiano.

L’edizione 2012 è stata realizzata con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, con il contributo e il patrocinio dell’Assessorato Cultura Arte e Sport della Regione Lazio, della Provincia di Roma, della Città di Nettuno, con il supporto e la collaborazione di Cinecittà Luce, della Roma Lazio Film Commission, del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana, del Comitato Atlantico Italiano, dell’Università Civica di Nettuno “Andrea Sacchi”, della Proloco di Nettuno, della Libreria Fahrenheit 451. In occasione del decennale, il Guerre & Pace FilmFest ha proposto ai suoi numerosi spettatori un viaggio cinematografico attraverso le pellicole degli autori più interessanti nel panorama internazionale. Si sono ripercorsi i tanti temi affrontati nelle passate edizioni, con una rassegna di 7 film intitolata “Teatri di Guerra” ed una serie di eventi collaterali come la presentazioni di libri, proiezioni di documentari in collaborazione con Luce Cinecittà.

I sette film presentati hanno raccontato ognuno un particolare teatro di guerra. Una riflessione storica e cinematografica che si è aperta con “I fiori di Kirkuk” del regista curdo Fariborz Kamkari, ospite del festival, che ha presentato il film sullo sterminio dei curdi all’epoca di Saddam Hussein visto attraverso l’odissea di una donna divisa tra sogni e tradizioni. La serata d’apertura è stata anche l’occasione per presentare un inedito ed emozionate filmato realizzato dal Comitato Atlantico Italiano con immagini originali sul genocidio dei curdi attraverso il bombardamento con armi chimiche compiuto da Saddam Hussein il 16 marzo 1988 ad Halabja, dove morirono 5mila curdi alla presenza dell’Ambasciatrice del Kurdistan in Italia dott.ssa Rezan Kader e del direttore generale del Comitato Atlantico Italiano Fabrizio Luciolli. Ogni serata è stata l’occasione per rivivere, attraverso i film selezionati, alcune delle pagine più buie della storia. Con la Chiave di Sara di Gilles Parquet Brenner si è affrontata un’altra pagina dell’ Olocausto e si è riflettuto sulla Shoah raccontata con gli occhi di una ragazzina; con The Lady di Luc Besson è stata rivissuta la commovente e straordinaria avventura umana e politica di Aung San Suu Kyi e la sua battaglia per la libertà contro la dittatura in Birmania; con Il primo uomo di Gianni Amelio, ispirato ad Albert Camus, sono state rivissute le vicende di un uomo e la sua idea di un Paese, l’Algeria in lotta per l’indipendenza, in cui mussulmani e francesi possano vivere in armonia come nativi della stessa terra; con Romanzo di una strage di Marco Tullio Giordana si è ricordato uno dei momenti più tragici della nostra Storia recente, la strage di Piazza Fontana; con War Horse di Steven Spilberg si è rivissura la Grande Guerra come una favola, attraverso la storia di amicizia tra un cavallo ed un giovane; ed infine con Act of Valor di Mike McCoy e Scott Waugh si è ritornati al militarismo del cinema di propaganda. Altro fiore all’occhiello del Guerre & Pace FilmFest sono stati i documentari di Cinecittà Luce, da diversi anni partner della manifestazione, con uno spazio, per i più appassionati, dedicato esclusivamente alla proiezione dei documentari. In collaborazione con Cinecittà Luce, in una apposita sala attrezzata all’interno del Forte Sangallo, tutti i pomeriggi sono stati proiettati una selezione della recente produzione documentaristica. In rassegna: Il sorriso del Capo di Marco Bechis, Vacanze di Guerra, L’odissea dei bambini italiani di Libia di Alessandro Rossetto, Italia e Islam, Dalla guerra di Libia a Nassirya di Renata Besano, Scemi di Guerra, La follia nelle trincee di Enrico Verra, Il corpo del Duce di Fabrizio Laurenti e Pasta nera di Alessandro Piva. Ogni sera prima del film uno spazio, come è ormai consuetudine da anni, è stato dedicato alla presentazione di libri.

Una grande affluenza di pubblico ha contraddistinto gli incontri con gli autori. Tra i libri presentati: I fiori di Kirkuk di Fariborz Kamkari, Voci dal Lager di Mario Avagliano e Marco Palmieri, Roma. L’impero del Crimine. I padroni e i misfatti della capitale di Yari Selvetella, Diecimila Italiani dimenticati in India di Giovanni Marizza. Diario di uno schizofrenico di Ivan Montanaro, E se Fuad avesse avuto la dinamite ? di Elvira Mujcic e Strane storie. Il cinema e i misteri d’Italia di Christian Uva. Un’edizione, dunque, all’insegna di un grande successo di pubblico che si è contraddistinta per la qualità e la capacità di saper rispondere ai bisogni di una collettività che vuole occasioni di incontro per vivere appieno la propria realtà e misurarsi con il proprio patrimonio storico e culturale. Una formula che coniuga con successo intrattenimento e cultura.