DOCUMENTARI 2016
I DOCUMENTARI DELLA XIV EDIZIONE
IN COLLABORAZIONE CON ISTITUTO LUCE CINECITTA’
Anche in questa edizione continua la collaborazione con Istituto Luce Cinecittà. Un percorso attraverso i documentari per conoscere la nostra storia e capire i nostri tempi. In rassegna cinque documentari per raccontare storie di uomini e donne in fuga dalle guerre, ma anche storie di convivenza tra le diverse etnie.
Forte Sangallo – INGRESSO GRATUITOVACANZE DI GUERRA
L’odissea dei bambini italiani di Libia
regia Alessandro Rossetto
documentario
durata 54’
distribuzione Luce Cinecittà
Il 1 giugno 1940, mentre le truppe hitleriane stanno travolgendo Parigi, sei grandi navi della Marina Militare Italiana lasciano la Libia, dirette ad un porto dell’Adriatico settentrionale. A bordo non ci sono soldati, ma bambini, dodici o tredicimila bambini, tutti i figli tra i quattro e i dodici anni di quei contadini che il regime ha convinto pochi mesi prima a mettere radici sulla “quarta sponda” d’Italia. I genitori li salutano dalla banchina del porto. I bambini sono invitati a passare un mese di vacanza di sole e mare nelle colonie estive dell’Adriatico: Cattolica, Igea Marina, Cesenatico. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, l’Italia entra in guerra a fianco della Germania hitleriana. Le navi servono alla guerra, e il Mediterraneo è sotto il controllo dalla Marina inglese. Il ritorno è rimandato di mese in mese. Per i piccoli coloni comincia una sorta di sequestro organizzato che li strapperà alle loro famiglie per più di sette anni.
MERCOLEDI 27 LUGLIO ORE 19.00
FRATELLI D’ITALIA
regia Claudio Giovannesi
documentario
durata 90’
distribuzione Luce Cinecittà
Uno sguardo alle vite di tre adolescenti di famiglie immigrate in Italia che frequentano un istituto tecnico di Ostia. Alin è un ragazzo rumeno che vive in Italia da quattro anni. Ha problemi a scuola coi compagni di classe e con gli insegnanti, problemi che preferisce risolvere disertando i collettivi e andando in giro con il motorino o a ballare in discoteca. Masha è una ragazza bielorussa adottata da una famiglia di italiani, dopo che il padre l’ha disconosciuta dal carcere e la madre è stata interdetta perché la picchiava. Da quando ha ritrovato contatti con il fratello Ilya, Masha non pensa ad altro che ad andare a trovarlo, ma i problemi sono tanti: dai tempi burocratici dell’ambasciata ai timori per un ritorno in Bielorussia, passando per la gelosia del ragazzo italiano. Nader è egiziano di origini ma italiano di seconda generazione. È perfettamente introdotto nella vita di periferia.
GIOVEDI’ 28 LUGLIO ORE 19.00
PROFUGHI A CINECITTÀ
regia Marco Bertozzi
documentario
durata 52’
distribuzione Luce Cinecittà
Roma, 1943. I tedeschi tengono ancora la capitale sotto scacco, compresa la città del cinema, occupata dai carri armati che circolano nei teatri di posa. Quando se ne vanno, non prima di aver fatto razzia delle apparecchiature migliori, i nazisti lasciano dietro di sé il desolante spettacolo di un corpo in rovina. Immediatamente requisita dagli Alleati angloamericani, decisi a cancellare le tracce di un’industria cinematografica istituita dai fascisti, Cinecittà viene utilizzata per la creazione di un campo profughi. Il documentario diretto da Marco Bertozzi è il racconto di questa storia, pressoché sconosciuta, tra le pagine del cinema italiano. Una storia toccante che viene rivissuta dai suoi stessi protagonisti, uomini e donne in fuga da luoghi lontani, da un passato differente ma per tutti doloroso. Di quel passato Cinecittà recava ancora le tracce evidenti. Prima di lasciare la capitale, i nazisti la utilizzarono come campo di concentramento per novecento ebrei rastrellati nel quartiere del Quadraro. Il 16 ottobre 1943 i tedeschi la depredarono: sedici vagoni merci carichi di cine-attrezzature lasciarono Roma, diretti in Germania e nella Repubblica di Salò
VENERDI 29 LUGLIO ORE 19.00
ALBANIA, IL PAESE DI FRONTE
regia Roland Sejko, Mauro Brescia
documentario
durata 95’
distribuzione Luce Cinecittà
Sono solo 60 le miglia che dividono le coste dell’Italia dall’Albania, eppure, per la maggior parte degli italiani di oggi, l’Albania ha cominciato a esistere solo dopo il 1991, quando la televisione mostrava le prime navi stracariche di immigrati che approdavano sulle coste pugliesi. Ma cos’ erano l’Albania ed il suo popolo prima di quelle immagini? Per più di quarant’anni il “Paese ” era stato dominato da un regime Stalinista tra i più oppressivi che lo aveva letteralmente isolato dalla storia del resto del mondo. Il mondo di cui l’Albania per qualche decennio aveva fatto parte, quando le sue sorti erano legate a doppio filo con le vicende politiche italiane. Dalla caduta dell’impero ottomano alla prima guerra mondiale, dal re Zog all’occupazione italiana, dall’ascesa del dittatore Ennver Hoxha al crollo del comunismo, questo documentario ricostruisce per la prima volta, con assoluto rigore storico, attraverso le immagini dell’archivio Luce e quelle inedite dell’Archivio Cinematografico Albanese, la storia travagliata del Paese nell’arco del Ventesimo Secolo.
SABATO 30 LUGLIO ORE 19.00
PASTA NERA
regia Alessandro Piva
documentario,
durata 62’
distribuzione Luce Cinecittà
Al termine della Seconda Guerra Mondiale l’Italia è devastata; tra le profonde ferite lasciate dal conflitto quella forse più dolorosa è la condizione dei minori, specie nel Mezzogiorno. Nel clima di fervore nella ricostruzione del Paese, migliaia di famiglie di lavoratori del Centro-Nord aprono le loro case ai bambini provenienti dalle zone più colpite del Meridione. L’iniziativa in poco tempo diventa un movimento nazionale, proponendo una concezione della solidarietà e dell’assistenza che indica soluzioni concrete ai problemi più urgenti, supplendo talvolta all’assenza delle istituzioni. Sono le donne le protagoniste indiscusse dell’enorme macchina organizzativa: attraverso l’Unione Donne Italiane – l’associazione femminile della Sinistra italiana – e i tanti comitati locali, le donne riescono tra mille difficoltà a portare quei bambini laceri e denutriti in un contesto di dignità e riscatto. I protagonisti di questa storia, ormai nonni, ricordano con i loro occhi bambini questa inedita esperienza, in un cortocircuito emozionale tra infanzia e anzianità.