DOCUMENTARI 2022
I DOCUMENTARI DELLA XX EDIZIONE. IN COLLABORAZIONE CON LUCE CINECITTÀ
Anche in questa edizione continua la collaborazione con Luce Cinecittà. Un percorso attraverso i suoi meravigliosi film documentari.
LUNEDÌ 1 AGOSTO | FORTE SANGALLO | Ingresso libero fino ad esaurimento posti
LA MACCHINA DELLE IMMAGINI DI ALFREDO C. di Roland Seiko
con Pietro De Silva
genere: Documentario
anno: 2021
nazionalità: Italia
durata: 76 min
distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
produzione: Istituto Luce Cinecittà
La storia di Alfredo C., operatore di propaganda del fascismo, divenuto da un giorno all’altro operatore cinematografico del comunismo. La storia di 27.000 italiani trattenuti in Albania. E altre storie vere di finzione.
Aprile 1939. L’Italia fascista occupa l’Albania. Migliaia di operai, coloni e tecnici italiani vengono trasferiti nel paese. Novembre 1944, l’Albania è liberata. Il nuovo regime comunista chiude i confini e pone all’Italia decine di condizioni per il rimpatrio dei suoi concittadini. Nel 1945 in Albania si trovano trattenuti 27.000 italiani tra reduci e civili. Tra di loro c’è anche un operatore cinematografico Alfredo C., operatore della propaganda fascista, ha girato per cinque anni l’Albania con la sua cinepresa. Prima, per quasi un ventennio, ha immortalato la capillare macchina del regime.Ora, deve fare lo stesso, ma per un regime comunista. Chiuso nel suo magazzino, circondato da migliaia di pellicole, Alfredo C. rivede su una vecchia moviola quello che ha girato. La sua storia. E’ il suo film quello che vediamo. E forse, non solo il suo.
ROLAND SEJKO
Nato e cresciuto in Albania, si laurea nel 1990 alla Facoltà di Storia e Filologia di Tirana. Dal 1991 vive a Roma e dal 1995 lavora per Istituto Luce Cinecittà dove attualmente è direttore della redazione editoriale dell’Archivio Storico Luce.Ha scritto e diretto diversi documentari distinti in maggior parte dal riuso del cinema d’archivio.Nel 2013 ha vinto il Premio David di Donatello con il suo documentario “Anija / La nave”. È curatore artistico e autore dei filmati di numerose mostre di Istituto Luce Cinecittà. È uno dei curatori del MIAC, il Museo Italiano del Cinema e dell’Audiovisivo a Cinecittà.
MARTEDÌ 2 AGOSTO | FORTE SANGALLO | Ingresso libero fino ad esaurimento posti
BOSNIA EXPRESS di Massimo D’Orzi
genere: Documentario
anno: 2022
nazionalità: Italia/Francia/Macedoni
durata: 70 min
distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
produzione: Loups Garoux Produzioni, Il Gigante, Istituto Luce Cinecittà
Bosnia Express è un viaggio tra passato e presente. Trieste, Sarajevo, Srebrenica Tuzla, Stolac, Mostar, Medjugorje. Un viaggio che fa un salto temporale dalla guerra del 1995 ai giorni nostri.
Bosnia Erzegovina. Le diversità sono molteplici in questa zona del pianeta e la tensione qui ha un potenziale distruttivo. Non sempre. Talvolta può avere una forza creativa, può essere perciò l’uno e l’altro. Questo è il motivo per cui ogni scrittore che viaggia attraverso tali luoghi è affascinato dalla potenza di queste terre e dei suoi popoli. L’autore non vuole soffermarsi e andarsene, vuole portare una memoria e una speranza. Non solo un ricordo, e non solo una speranza. Forse è possibile coesistere con il passato senza rinunciare alle proprie visioni. Forse è possibile nutrire una speranza senza disconoscere il passato. Un treno attraversa lento il cuore dei Balcani. Esso ha molto da raccontare.
MASSIMO D’ORZI
Regista, direttore artistico della cooperativa Il Gigante, insegna e tiene corsi sul linguaggio cinematografico. Vive e lavora fra Firenze e Roma. Esordisce giovanissimo in teatro portando in scena autori del Novecento quali Sartre, A. Miller e Joyce. Ha al suo attivo due cortometraggi: La mano rossa e La rosa più bella del nostro giardino; e un film intervista a Marco Bellocchio dal titolo L’immagine della ribellione. Nel 2004 gira Adisa o la storia dei mille anni film documentario ambientato fra le comunità rom della Bosnia Erzegovina. Dal 2008 è presidente della Società di produzione cinematografica Il Gigante con cui produce tutti i suoi lavori. Nel 2009 realizza in collaborazione con il C.S.C. Sàmara il suo primo lungometraggio di finzione. Nel 2010 realizza il documentario Ombre di luce ambientato all’interno dell’Università La Sapienza di Roma.
GIOVEDÌ 4 AGOSTO | FORTE SANGALLO | Ingresso libero fino ad esaurimento posti
LOS ZULUAGAS di Flavia Montini
con Juan Camilo Zuluaga Tordecilla, Ana Maria Zuluaga Tordecilla, Esteban Zuluaga
genere: Documentario
anno: 2021
nazionalità: Italia/Colombia
durata: 75 min
distribuzione: Istituto Luce Cinecittà
produzione: FilmAffair, AAMOD Fondazione Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, Rai Cinema, Luce Cinecittà, Intramovies, in coproduzione con Inercia Peliculas
Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, un figlio della guerriglia ritorna in Colombia dopo 25 anni di esilio e si immerge nell’archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose. Ha inizio uno straordinario dialogo impossibile.
Camilo, 35 anni, figlio di guerriglieri colombiani, torna nel suo paese d’origine dopo 25 anni di esilio in Italia. Nel tentativo di comprendere le scelte radicali dei suoi genitori, si immerge nell’archivio di famiglia. Straordinari film amatoriali e scritti privati rivelano conflitti mai sopiti e memorie dolorose. Quelle di un padre, comandante rivoluzionario, che ha sacrificato tutto in nome della lotta politica, ma che ha visto il suo sogno di giustizia svanire.Quelle di un figlio, cresciuto all’ombra di un uomo carismatico ma ingombrante, incapace di accogliere i bisogni di un bambino.Quelle di una madre. Un fantasma che agita i sonni di Camilo da quando aveva 5 anni. Un’occasione unica per dar vita a un dialogo impossibile, a lungo desiderato ma mai veramente avvenuto.
FLAVIA MONTINI
Flavia Montini (1983), laureata in Scienze Politiche e Relazioni Internazionali, ha frequentato il Laboratorio di Cinema Documentario presso la Scuola d’arte cinematografica G. Volontè di Roma. È regista e aiuto regia in film documentari e collabora inoltre con associazioni del Terzo Settore, realizzando progetti di storytelling, laboratori di video partecipativo, web documentari e attività di valorizzazione del patrimonio storico e della memoria collettiva. Los Zuluagas è il suo primo lungometraggio.