LIBRI 2019
I LIBRI DELLA XVII EDIZIONE
GIOVEDI’ 18 LUGLIO ORE 20:30
FORTE SANGALLO – INGRESSO GRATUITO
LA VISIONE DI TRUMP
di GERMANO DOTTORI – SALERNO EDITRICE
Il volume si propone di descrivere gli effettivi obiettivi perseguiti da Donald Trump sulla scena internazionale, inquadrandone le scelte in una prospettiva di lungo periodo che tiene conto anche della matrice politica jacksoniana della sua azione politica. L’autore sostiene che l’elezione di Trump non sia un incidente della storia, ma piuttosto il risultato di tendenze iniziate all’indomani stesso della fine della Guerra Fredda, che hanno la loro radice ultima nella nuova struttura del sistema internazionale e nella riluttanza dell’opinione pubblica statunitense ad esercitare un ruolo di natura imperiale. Il libro sostiene la tesi che ormai sta facendosi largo anche tra gli analisti americani, secondo la quale molti aspetti della strategia trumpiana siano destinati a sopravvivergli, anche se magari interpretati in futuro in modo meno brutale e sofisticato di quanto accade attualmente. Verranno quindi passate in rassegna le principali caratteristiche del progetto globale di Trump e le sue probabili declinazioni sugli scacchieri regionali più instabili, dall’Estremo Oriente al Levante. Particolare attenzione sarà riservata alle implicazioni per l’Europa, l’Alleanza Atlantica e, naturalmente, l’Italia.
GERMANO DOTTORI
Consigliere scientifico di Limes, Rivista Italiana di Geopolitica. Dal 1997 cura una propria rubrica di informazioni parlamentari (Obiettivo Italia) a RID, Rivista Italiana di Difesa. Ha insegnato Sicurezza Internazionale e Studi di Sicurezza Internazionale presso l’Università Link-Campus. Attualmente è docente di Studi strategici presso l’Università LUISS.
VENERDI’ 19 LUGLIO ORE 20:30
FORTE SANGALLO – INGRESSO GRATUITO
CACCIATELI! Quando i migranti eravamo noi
di CONCETTO VECCHIO – FELTRINELLI
James Schwarzenbach, un editore colto e raffinato di Zurigo, rampollo di una delle famiglie industriali più ricche della Svizzera, cugino della scrittrice Anne Marie Schwarzenbach, a metà degli anni sessanta entra a sorpresa in Parlamento a Berna, unico deputato del partito di estrema destra Nationale Aktion, e come suo primo atto promuove un referendum per espellere dalla Svizzera trecentoquarantamila stranieri, perlopiù italiani. È l’inizio di una campagna di odio contro gli emigrati italiani che dura anni e che sfocerà nel referendum del 7 giugno 1970, quando Schwarzenbach, solo contro tutti (giornali, establishment, Confindustria sono schierati su posizioni opposte), perderà la sua sfida solitaria per un pelo. Com’è stato possibile? Cosa ci dice del presente questa storia dimenticata? E come si spiega il successo della propaganda xenofoba, posto che la Svizzera avrà dal 1962 al 1974 un tasso di disoccupazione inesistente e sono stati proprio i lavoratori italiani, i Gastarbeiter richiamati in massa dal boom economico, a proiettare il paese in un benessere che non ha eguali nel mondo? Eppure Schwarzenbach, a capo del primo partito antistranieri d’Europa, con toni e parole d’ordine che sembrano usciti dall’odierna retorica populista, fa presa su vasti strati della popolazione spaesata dalla modernizzazione, dalle trasformazioni economiche e sociali e dal ’68. Schwarzenbach fiuta le insicurezze identitarie e le esaspera. “Svizzeri svegliatevi! Prima gli svizzeri!” sono i suoi slogan, mentre compaiono le inserzioni “Non si affitta a cani e italiani”.
CONCETTO VECCHIO
Concetto Vecchio, 38 anni, è giornalista alla redazione politica de «La Repubblica». Vive a Roma. È autore di Vietato obbedire (Bur Rizzoli 2005) sul ’68 alla facoltà di sociologia di Trento e Ali di piombo (Bur Rizzoli 2007) sul movimento del 1977 e il delitto Casalegno. Ha vinto i premi Capalbio e Pannunzio.